In che modo il marketing analogico può risolvere la crisi del cliente digitale

Eva Maria Schmidt
Febbraio 28, 2019

Il 2018 ha sganciato diverse bombe sul settore del digital marketing, in particolare per quel che riguarda l’engagement dei clienti. L’adozione del Regolamento Generale sulla Protezione dei Dati (GDPR) nell’UE, seguita a ruota dalla ratifica del California Consumer Privacy Act, ha introdotto severe salvaguardie per quanto riguarda il marketing ai consumatori. Fattore che ha ulteriormente limitato l’accesso, aumentando la quantità di dati sul comportamento d’acquisto di proprietà dei big dell’e-commerce. E con la continua caduta in disgrazia di Facebook, i brand stanno avendo difficoltà a restare connessi con le proprie audience.

Stiamo vivendo una crisi del cliente digitale?

Se il settore è ancora prudente nel dare l’allarme, vi sono alcuni segnali eloquenti: Secondo alcuni esperti del settore, il GDPR ha da solo annientato fino al 60% delle liste di contatti per l’email marketing. Data la maggiore difficoltà di raggiungere i clienti, “l’incremento dell’engagement” è emerso quale priorità numero uno, citata dal 59% dei professionisti di marketing nordamericani in un recente sondaggio.

Ora che occorre guadagnarsi l’opt-in di marketing per ogni cliente, i brand stanno rimescolando le proprie strategie di engagement. Conseguentemente, i marketer stanno (ri)scoprendo strumenti analogici per connettersi con i consumatori nella vita reale (“IRL”). Se usati correttamente, questi strumenti onorati dal tempo detengono le chiavi per produrre esperienze memorabili per i clienti, ma risolvono anche la crisi di engagement incombente, specialmente se eseguite attraverso piattaforme di marketing omnichannel.

Ecco alcuni degli strumenti di marketing analogico che permettono ai digital marketer di restare connessi con le proprie audience:

Brand activation in-store

L’E-commerce è il futuro, ma i brand brillano negli spazi retail reali. Le griffe di successo nel settore delle sneaker e dello streetwear stanno creando dei culti, realizzando prodotti a edizione limitata reperibili esclusivamente nei negozi fisici. I retailer stanno usando eventi e brand activation in-store per accrescere riconoscimento del brand e awareness del prodotto. E ai consumatori piace un sacco: Il 75% dei consumatori in occasione del Natale 2018 ha acquistato prodotti in negozio per avere la possibilità di “vedere i prodotti di persona.”

I retailer avveduti – inclusi i clienti di Selligent – stanno anche connettendo i propri negozi fisici alle informazioni sui clienti memorizzate in profili universali dei clienti per ricevere una vincita doppia: Innanzitutto offrendo raccomandazioni di prodotto a seconda del gusto personale; secondo, aggiornando i profili con informazioni ricavate dalle visite in negozio e dagli acquisti offline. E durante le visite ai negozi, lotterie e omaggi si dimostrano molto importanti per raccogliere dati anagrafici e opt-in.

Eventi e concerti

A tutti piace godere gratuitamente di un concerto o un evento sportivo, anche se bisogna concedere qualche dato privato per iscriversi. Da anni, società di bevande analcoliche quali Red Bull e Mountain Dew organizzano festival ed eventi sportivi itineranti per entusiasmare i consumatori e consolidare i propri logo tra il pubblico. Intervistati in un sondaggio Opus sulla motivazione per l’utilizzo di eventi, il 64% dei brand marketer globali ha elencato “accrescere la brand awareness”, seguito da “spingere il fatturato” (62%) ed “educare i clienti” (60%).

Gli eventi del mondo reale forniscono anche lo scenario perfetto per lo user generated content (UGC). Le aziende permettono agli ospiti – o agli influencer (vedi Hot Trend) – di diffondere l’entusiasmo attraverso i social. È esattamente il modo in cui musicisti quali Kanye West ora raggiungono centinaia di milioni interazioni sui social organizzando ‘listening parties’ per i fan VIP. AW LAB ha coniugato digital marketing ed evento live, tramite una campagna social ha contribuito ad aumentare il numero di opt-in e a generare un forte engagement per il suo concerto privato in collaborazione con Nike.

Hot trend: Collaborare con gli influencer per promuovere gli eventi

Gli eventi offline trasformano magicamente la vita reale in contenuto digitale virale solamente con la potenza degli influencer. I brand oggi curano la lista degli ospiti influencer con altrettanta cura di chi si esibisce sul palco. Esempi di chi si è distinto comprendono il fashion brand Revolve con il #Revolvefestival annuale, che è diventato da un giorno all’altro un evento imperdibile nel mondo della moda grazie a influencer di alto profilo.

I sondaggi riflettono questo trend: Il 43% ha pianificato di spendere ulteriore budget sull’influencer marketing rispetto all’anno precedente. In termini di canali, il contenuto visivo è sovrano, quindi Instagram è la piattaforma preferita per l’influencer marketing per il 36% dei marketer di brand di cosmetica, moda e lusso. Ma attenzione: Alcuni cosiddetti influencer rafforzano il conteggio dei follower con bot, quindi sceglili in modo oculato.

Direct Mail

Hai letto bene, il caro vecchio postino sta tornando alla grande. Che si tratti di cataloghi o di coupon, un messaggio stampato nelle mani giuste può fare una bella differenza. Anche qui, non parliamo pubblicità del passato: Dietro le quinte, le mailing list sono attentamente selezionate attraverso le piattaforme di marketing omnichannel per mirare ai giusti consumatori a seconda di luogo, educazione, reddito famigliare, storico degli acquisti e altri attributi.

Chi conosce il settore conferma il potenziale della posta tradizionale quando è combinata con un targeting mirato. In un sondaggio StreetFight del 2018, il 29% dei marketer USA ha giudicato il direct mail efficace quanto le pagine aziendali sui social media (28%). Il direct mail è anche il modo in cui Audi in Belgio ha invitato i candidati ad alto potenziale per testare l’ultimo modello di Audi, con risultati sorprendenti.

Corsi e seminari

Ogni marketer sa che insegnare a qualcuno come “pescare” equivale a farsi ricordare per sempre. In un momento in cui il retail fisico sta avendo dei problemi ad attrarre clienti, corsi e seminari si stanno dimostrando strumenti efficaci. La catena di alimentari USA Whole Foods ha ottenuto un’incredibile risposta con i seminari sull’alimentazione sana, mentre la marca di scarpe iconica Toms invita i clienti a decorare le scarpe durante gli eventi in negozio. E come sa qualsiasi persona che abbia cercato di prenotare una delle photowalk o delle sessioni artistiche di Apple, i posti a questi eventi vanno a ruba!

Hot trend: Scene “Instagrammabili”

Il recente successo dei cupcake gourmet su Instagram non è solo una questione di gusto. Questi dolci sono anche il cibo perfetto per Instagram! Negli ultimi anni vi è stata una crescita di concept store, come il Museo del Gelato, costruito per rendere gli scatti perfetti per Instagram.

Che si tratti di opportunità fotografiche, test in anteprima di prodotti futuri o sfondi fotografici selfie-friendly, i brand stanno seguendo la formula ‘Costruiscila e ti fotograferanno.’ Quando si organizzano gli eventi, “esperienze/ambienti che vale la pena condividere” sono ora una priorità per il 45% dei brand marketer. Quando si utilizza la potenza degli eventi, la parola d’ordine è: “Foto, o non è mai successo!”

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