Email marketing automation, 5 best practices

Eva Maria Schmidt
Febbraio 18, 2020

Ecco i consigli e le best practices dell’email marketing automation da seguire per creare contenuti e campagne di comunicazione efficaci.

La ricerca di nuove opportunità commerciali e il mantenimento del contatto diretto con il cliente sono due grandi potenzialità offerte dell’email marketing. L’acquisizione di prospect e clienti e la creazione di una relazione solida con gli stessi possono però essere delle attività che richiedono molto tempo ed energie. Per questo può venire in aiuto l’email marketing automation, che consente di automatizzare e misurare in modo efficiente le proprie attività di marketing. Ma quali sono le principali best practices in questo campo?

Email marketing automation best practices, gli A/B test

Uno dei fattori chiave che entra in gioco quando si parla di web marketing automation sono gli A/B test. Creare delle email generiche o rivolte a una massa di utenti sono fra gli errori dell’email marketing più comuni. Gli A/B test hanno proprio lo scopo di produrre delle varianti di un’email e diversificarle per poi procedere all’invio a diversi sottogruppi di iscritti. Questi test possono essere fatti, ad esempio, su elementi della mail come:

Dopo aver sperimentato su questi aspetti la variazione dei contenuti si potrebbe fare una prova anche con l’ottimizzazione dei tempi di invio dell’email. Questa pratica dell’email marketing automation permette di aumentare il tasso di conversione dei propri messaggi.  

Email marketing automation best practices, l’oggetto

È universalmente conosciuto il fatto che l’oggetto sia il primo elemento che i destinatari di email vedono. Proprio questa parte del contenuto determinerà l’apertura o meno della comunicazione inviata. Per evitare che la propria newsletter finisca nel cestino una delle best practices dell’email marketing automation è di utilizzare frasi brevi ma di effetto nell’oggetto, che stimolino la curiosità dell’utente trasmettendogli contemporaneamente un senso di urgenza (non troppa) e di sorpresa.

Email marketing automation best practices, la personalizzazione

Uno dei mantra dei marketer odierni è la personalizzazione dell’email. Questo aspetto rimane valido anche in una strategia di marketing automation. Per personalizzare le email è possibile utilizzare le informazioni che si hanno a disposizione su clienti o prospect in modo da creare campagne che soddisfino gli interessi dei singoli contatti. In questo senso l’email marketing automation permette di personalizzare i messaggi inserendo saluti che contengano il nome del destinatario o scrivere contenuti sulla base di dati anagrafici e comportamentali di coloro che riceveranno la comunicazione. 

Email marketing automation best practices, la segmentazione

Nelle best practices dell’email marketing automation rientra anche la segmentazione. Si tratta di una delle migliori pratiche da mettere in atto nella propria strategia di marketing automation. Segmentare il proprio database significa dividere i contatti in gruppi sulla base di caratteristiche simili. La segmentazione può essere fatta per:

Grazie alla segmentazione applicata all’email marketing automation è possibile creare email personalizzate e contenuti coinvolgenti.

Email marketing automation best practices, la pulizia del database

La maggior parte dei software di email marketing automation può contenere una grande quantità di contatti, ma questo non significa possano essere riempiti indistintamente di informazioni circa gli utenti. Fra le best practices dell’email marketing automation vi è infatti la pulizia del database che può aiutare a concentrarsi solo sui contatti realmente interessanti. Oltre a eliminare gli indirizzi email falsi è buona norma anche cancellare dal database i record duplicati: recapitare le stesse comunicazioni a caselle di posta diversa che fanno però tutte riferimento a una stessa persona potrebbero infastidire il destinatario.

Seguire queste semplici quanto utili best practices per l’email marketing automation può rappresentare per la propria azienda un significativo vantaggio competitivo, che consenta di incrementare le revenue e la relazione con i clienti acquisiti.

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