Dieci consigli per ottimizzare la deliverability delle email

Eva Maria Schmidt
Giugno 14, 2019

Hai organizzato per bene la strategia di email marketing ed è tutto pronto per il lancio della prossima campagna del tuo brand: un messaggio realizzato con cura e un contenuto personalizzato. Ma se non hai seguito le best practice per l’email deliverability, per ottimizzare il tuo posizionamento nell’inbox e i tassi di apertura, sei destinato a fallire. Ecco 10 consigli che ti aiuteranno a garantire la deliverability delle tue email.

LEZIONE RAPIDA

Email deliverability: la consegna di un’email nella casella di posta in arrivo del destinatario
contro
Email delivery: la consegna di un’email a un server (ma non necessariamente alla casella di posta in arrivo)

  1. Setup e autenticazione: Assicurati che le impostazioni tecniche siano corrette e che i tuoi domini (di invio) siano propriamente autenticati. E’ necessario un set standard di record DNS per tutti i domini di posta, contenenti record di autenticazione A, MX, SPF, DKIM, DMARC, e Google.
  2. Domini: I domini di posta devono essere dedicati per quell’ambiente; non possono essere utilizzati su altre piattaforme o altri sistemi. Questa procedura è necessaria per tutelare i domini aziendali, in quanto i bulk mailing rischiano sempre di causare qualche problema. Usando un sottodominio dedicato, gli altri domini rimarranno illesi in caso di problemi. Inoltre, se vi sono problemi, sarà più semplice analizzare e determinare la causa possibile e trovare una soluzione appropriata.
  3. Sottodomini: Usa sottodomini diversi per flussi email diversi. Si tratta di una best practice del settore per separare tipi diversi di email su diversi domini di invio.
  4. Liste di utenti: Tieni pulite le liste di utenti! Liste di alta qualità producono una maggiore interazione con le email e tipicamente generano una buona reputazione per IP e domini. Ne consegue un migliore tasso di recapito nelle inbox e, quindi, un migliore tasso di conversione. Per tenere pulite le liste, seleziona sempre “Email Quality” e impostale su “normale”. Inoltre, applica il sunsetting per identificare, ripristinare le interazioni ed eventualmente rimuovere gli utenti inattivi.
  5. Acquisizione: Proteggi il processo di acquisizione di nuovi utenti. È importante far crescere la lista degli utenti, ma assicurati di farlo nel modo giusto. Proteggi i moduli di registrazione dagli abusi utilizzando CAPTCHA e altri mezzi per evitare le registrazioni automatizzate. Utilizza sempre il doppio Opt In per confermare l’indirizzo email di un utente. NON comprare o noleggiare MAI liste di terzi. Invia solo ad utenti che ti hanno dato un consenso esplicito per ricevere email.
  6. Contenuto: Assicurati di inviare contenuto di qualità pertinente per i tuoi utenti. Le interazioni con gli utenti sono importanti quando si inviano email: coloro che aprono e cliccano sulle tue email inviano un segnale positivo ai provider, indicando che sono d’accordo nel ricevere le email. Per promuovere le interazioni, fornisci contenuto che sia pertinente e utile per l’utente.
  7. Design: È meglio scegliere un template e conservarlo. Non apportare modifiche importanti e impreviste all’aspetto delle tue email; o non cambiare i domini da cui le invii. Se la gente non riconosce più le tue email, potrebbe contrassegnarle come spam. Se intendi apportare modifiche importanti alla struttura complessiva delle email, avvisa in anticipo i tuoi utenti, in modo che siano preparati.
  8. Annullamento delle iscrizioni: Includi sempre un link e un’intestazione in tutte le tue email, in modo che gli utenti possano facilmente annullare l’iscrizione. Dovrebbe essere una procedura effettuabile con un “solo click”.
  9. Rispetta il rapporto immagine-testo: Le email con immagini pesanti possono facilmente innescare i filtri dello spam. Possono anche causare problemi per gli utenti sui dispositivi mobile: i dati potrebbero essere limitati e la connessione potrebbe essere lenta, causando tempi lunghi di caricamento.
  10. Test: Testa sempre attentamente il tuo journey e le tue email prima di cliccare sul tasto invia. Vi sono così tante variabili che possono influenzare deliverability, aperture, click, conversioni e reputazione del brand, quindi assicurati di effettuare test ogni volta.